C’era una volta un colibrì di nome Mimmo.
Sapete cosa sono i colibrì? Sono dei piccoli uccellini che misurano solo 10 cm, molto colorati e col becco lungo e sottile, col loro becco succhiano il nettare dai fiori, come le api, ma essendo un po’ più grandi non si possono appoggiare al fiore e quindi hanno imparato a sbattere velocissimo le ali per rimanere in volo mentre succhiano il nettare. I colibrì sbattono le ali così velocemente da sembrare immobili, sono gli unici uccelli in grado di volare all’indietro, in avanti, in basso o stare immobili in aria e quando si muovono sono talmente veloci che possono raggiungere i 100 km/h.
Il nostro Mimmo viveva nella foresta seguiva quello che dicevano i grandi, ma era uno spirito libero perchè gli piaceva esplorare, curiosare, imparare e voleva capire le cose. Se non era convinto di una cosa che gli veniva detta, faceva di testa sua.
Mimmo aveva tanti amici nella foresta, tanti cuccioli e insieme avevano formato una squadra di esploratori. Tra gli esploratori, era il più piccolo e molto apprezzato per la velocità. I suoi amici lo apprezzavano anche per la sua determinazione, perchè se voleva qualcosa la otteneva. Mimmo aveva la capacità di individuare gli obiettivi ed era capace di scegliere rapidamente, era veloce anche nel pensiero.
Un giorno nella foresta scoppiò un incendio. Gli incendi facevano paura a tutti, perché distruggono tutto e sono considerati invincibili. Gli incendi erano eventi rari nella foresta e di fronte a questi nessuno sapeva cosa fare. Tutti si spaventarono e iniziarono a scappare, andavano in tutte le direzioni, senza una vera e propria direzione.
Mimmo vedendo la situazione prese una decisione, individuò l’obiettivo e iniziò a perseguirlo. Andò velocissimo allo stagno prese una goccia col becco e iniziò a portarla sul fuoco e ripetè quell’operazione centinaia di volte.
Un’animale lo vide e disse “Scappa, non servono a nulla poche gocce!”
Mimmo non era di quell’avviso e anzi disse: “Se tutti insieme portiamo piccole gocce, possiamo spegnere insieme l’incendio!”. I suoi compagni di squadra, smisero di correre senza senso e si diressero verso lo stagno. Ognuno come poteva prese un po’ d’acqua e la versò sul fuoco. Vedendo che i cuccioli si prodigavano per spegnere l’incendio, anche i grandi seguirono l’esempio e goccia dopo goccia, riuscirono tutti insieme a spegnerlo.
tratto da:
Storie per far crescere un hockeista